domenica 9 marzo 2014

Bando CreAzione Giovani

Sul sito del Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali: Pubblicazione elenchi inerenti la verifica della sussistenza dei requisiti formali di ammissibilita' delle domande di finanziamento presentate secondo l'Avviso pubblicato sulla G.U.R.S. n. 32 del 12.07.2013, riguardanti l'intervento Cod. 01 "Giovani Talenti", l'intervento Cod. 02 "TradizionalMENTE", l'intervento Cod. 03 "Giovani e legalita" dell 'A.P.Q. "Giovani protagonisti di se' e del territorio (creAZIONI giovani)". Il progetto dell'associazione risulta tra gli ammissibili.....!!! http://apq-giovani-sicilia.it/images/stories/apq2.pdf

martedì 10 settembre 2013

Adesione Avviso pubblico Creazioni Giovani

L'Associazione ha aderito all'Avviso Pubblico "Creazioni Giovani" Intervento 2 "tradizionalmente" indetto dall'Assessorato Regionale della Famiglia delle Politiche Sociali e del Lavoro.

mercoledì 28 agosto 2013

Al Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo l’inaugurazione della mostra “La manna tra mito e realtà”


Sabato 31 agosto 2013, alle ore 18.30, nei locali del Museo Naturalistico “Francesco Minà Palumbo”, a Castelbuono, sarà inaugurata la mostra La “manna” tra mito e realtà.
Si tratta, per buona parte, della riproposizione della mostra ideata e realizzata nel 2001 presso l’allora Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università di Palermo, nell’ambito del progetto comunitario Lotus 2000+ ed esposta anche ad Atene, Lipsia, Londra e Parigi.

L’obiettivo principale della mostra è quello di promuovere la conoscenza della manna attraverso un percorso storico che, partendo dalle citazioni presenti nel Vecchio Testamento e nelle opere degli antichi scrittori greci e latini, arriva ai nostri giorni.

La mostra documentaria prende in considerazione gli aspetti della manna in sensu lato, ottenuta da varie specie ed avente diverse proprietà ed usi, ma soprattutto quella dei frassini (Fraxinus ornus e F. angustifolia) cui è connessa una particolare cultura materiale locale che, in parte, ancora oggi sopravvive nelle campagne di Castelbuono e di Pollina, mentre fino ad alcuni decenni addietro era comune anche ad altri centri della fascia costiera del Palermitano e del Trapanese. Tale mostra, basata essenzialmente su documenti storici, immagini ed attrezzature caratteristiche, mette in evidenza l’influenza della frassinicoltura nella società rurale, le tecniche di incisione del frassino, la raccolta, la lavorazione ed il commercio della manna, le sue proprietà e gli usi passati, presenti e futuri.

Ampio risalto viene dato anche alla funzione svolta dai frassini circa la fisionomizzazione del paesaggio che è unico ed altamente espressivo.

Una trentina di pannelli esplicativi, documenti di vario genere e opere pittoriche, originali o in copia, arricchiscono l’esposizione.

L’edizione attuale è curata dall’Orto Botanico e Herbarium Mediterraneum dell’Università di Palermo, dal Museo Naturalistico “Francesco Minà Palumbo” e dal Comune di Castelbuono.

La mostra resterà esposta fino al 30 settembre 2013 e, successivamente, potrà essere ospitata presso altre sedi sia in Italia che all’estero. Si tratta, dunque, di occasioni utili per diffondere l’attenzione sul peculiare paesaggio del frassino e sulla manna con il preciso intento di favorire la conservazione attiva dei frassineti e di incentivare il recupero della storica attività produttiva che tanto ha dato in passato all’economia locale e tanto è ancora in grado di dare nel campo della medicina, della cosmetica, dell’alimentazione, ecc.

Interverranno alla presentazione: il Sindaco del Comune di Castelbuono, Dott. Antonio Tumminello; l’Assessore alle Risorse Agricole e Alimentari, Dott. Dario Cartabellotta; il Direttore dell’Orto botanico dell’Università di Palermo, Prof. Francesco M. Raimondo; il Direttore del Museo “Francesco Minà Palumbo”, Prof. Rosario Schicchi.

Per l’occasione, il noto pasticciere Nicola Fiasconaro presenterà l’ultimo prodotto dell’azienda “Oro di manna”.  (www.castelbuonolive.com)


     

giovedì 20 giugno 2013

L'arte di incidere

Di solito la prima incisione ricade nella seconda-terza decade di luglio. In questo periodo si pratica la scalzatura (o squasatura) che consiste nell'asportare la terra attorno al tronco fino a mettere a nudo la parte superiore delle radici più grosse; così facendo si agevola la pianta ad entrare in una condizione di stress idrico indispensabile ai fini della produzione.
Per individuare il momento idoneo per la prima incisione, il frassinicoltore fa un esame per verificare la maturità della pianta controllando che il terreno sia completamente asciutto e si stacchi dalle radici, che le foglie virino dal verde intenso ad un verde tendente al giallo; inoltre per verificare l'effettivo stato di stress dell'albero si saggia con mano il grado d'appassimento del fogliame.
Quando la pianta è pronta, si pratica la prima incisione con il mannaruolu; l'incisione avviene trasversalmente alla base del tronco a partire da 5–10 cm dal suolo. Le incisioni (ntacche) vengono effettuate ogni mattina a distanza di circa 2-3 centimetri dal solco precedente. La prima incisione incomincia nella seconda metà di luglio e si termina alla fine di settembre, se le condizioni meteorologiche lo permettono.

La manna

La manna è riconosciuta come Presidio Slow Food ed è per questo motivo che assieme ai frassinicoltori è stato redatto un disciplinare di produzione[3] che ne garantisce la qualità e la provenienza.
La manna è la linfa estratta dalla corteccia opportunamente incisa.
Si riduce sempre di più il numero dei coltivatori; ormai quasi solo gli anziani sanno come coltivare e praticare le incisioni sulla corteccia del tronco del frassino con un particolare coltello chiamato mannaruolo.
Dalle piccole incisioni trasversali create con gesti precisi, sgorga lentamente un succo inizialmente di colore ceruleo e di sapore amaro (lagrima), che a contatto con l'aria rapidamente si schiarisce e assume un sapore dolce. Condensandosi, forma cannoli e stalattiti di colore bianco e profumati.
L'operazione di raccolta si pratica ogni settimana con l'archetto, la paletta e la scatola (particolari arnesi per la raccolta della manna)
La manna è classificata in base alla modalità di raccolta:
◾Manna cannolo: è la più pregiata, simile ad una stalattite; si forma dal gocciolamento della linfa lungo la corteccia dell'albero e si raccoglie con l'archetto.
◾Manna rottame: è costituita dalla linfa che scorre lungo la corteccia; si stacca con la rasula e si raccoglie nella scatola.
◾Manna in sorte: è formata dalla linfa che si accumula nei cladodi di ficodindia appositamente predisposti alla base del tronco.
Poiché la categoria più pregiata è la manna cannolo, è stato messo a punto un nuovo sistema di raccolta, al fine di aumentarne la quantità. Questo sistema prevede l'uso di fili di nylon legati ad una piccola lamina d'acciaio posta subito sotto l'incisione; la linfa scorre lungo i fili e solidifica formando cannoli di lunghezza considerevole, che si possono raccogliere ogni due giorni, contrariamente al metodo tradizionale che prevedeva la raccolta settimanale.
La produzione viene messa ad asciugare (stinnitura) per le prime 24-36 ore all'ombra, per togliere e ripulire i cannoli e le stalattiti dalle impurità; successivamente in pieno sole sugli stenditoi o stinnituri per circa una settimana, fino a quando il prodotto raggiunge il giusto tenore d'umidità (circa il 9%). Infine, selezionata con cura, viene riposta in appositi contenitori in legno e conservata in ambiente asciutto.

martedì 19 febbraio 2013

Potatura

In questo periodo coloro i quali detengono un frassineto effettuano la potatura degli alberi! Pur se le condizioni non sono state delle migliori ancora c'é tempo per tale operazione.
Saluti